Hamlet Double Bill
di e con Adrian Hughes, Alberto Ierardi e Giorgio Vierda
Musiche arrangiate da Alberto Ierardi (chitarra) e Adrian Hughes (flauto traverso)
Costumi Adrian Hughes
Produzione La Ribalta Teatro e The English Theatre Company
con il sostegno de I Sacchi di Sabbia
Vincitore del premio “ShakeSphere2024”, promosso da ESFN (European Shakespeare Festivals Network).
Ospite nel 2024 de: York International Shakespeare Festival (UK), Shakespeare Festival Neuss (De), Craiova Shakespeare Festival (Ro), Ukrainian Shakespeare Festival (Ukr), Itaka Shakespeare Festival (Cortanovci, Serbia) e Gdansk Shakespeare Festival (PL).
E’ il momento di riportare l’opera qui, a Pisa, dove il progetto ha preso forma per la prima volta.
Sabato 7 Dicembre
Ore 21.00
Teatro Sant’Andrea
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SINOSSI.
Hamlet Double Bill è uno spettacolo liberamente tratto dall’Amleto di W. Shakespeare, in lingua originale, suddiviso in due Atti Unici: The Play’s The Thing e The Rest Is Silence.
1) The Play’s the Thing
I protagonisti di questo primo atto unico sono gli Attori itineranti che, nel testo originale di Shakespeare, mettono in scena “La Trappola per Topi”, lo stratagemma che permetterà ad Amleto di dimostrare la colpevolezza dello zio Claudio.
In “The Play’s the Thing”, tre di questi Attori, freschi del loro tour in Danimarca, hanno deciso di raccontare al pubblico contemporaneo la storia dell’Amleto, o meglio, la loro versione dei fatti delle vicende accadute ad Elsinore. Tempo a disposizione, 25 minuti. Riusciranno a interpretare tutti i personaggi della storia? A non tralasciare nessun avvenimento del dramma shakespeariano? Ad essere credibili in ogni momento della loro messa in scena?
Al pubblico l’ardua sentenza: giudicatene la forza di volontà, siate meno severi sull’esattezza del racconto.
2) The Rest is Silence
Elsinore. Cimitero. Notte. Amleto, Claudio, Laerte e Gertrude sono morti da poco, per non parlare di Ofelia, Polonio e lo spirito del Padre di Almeto. Il Giovane Fortebraccio di Norvegia ha ripristinato l’ordine e la pace in Danimarca, acquisendone la corona. La scena si apre con due becchini che si ritrovano a seppellire tutti i personaggi dell’Amleto.
Mentre i due scavano, appaiono alla loro vista, come per magia, gli spiriti di alcuni personaggi della vicenda di Shakespeare: Claudio, Ofelia, Amleto e Gertrude. Questi ultimi, colgono l’occasione di redimersi o di raccontare la loro versione dei fatti nella speranza dì non essere mai più dimenticati. Testimoni oculari della loro ultima apparizione terrena, sono i due becchini, due poveri e onesti lavoratori, pronti ad accogliere il sovrannaturale, perché pienamente consapevoli che vita e morte sono due facce della stessa medaglia.
NOTE DI REGIA:
Perché “Double Bill”? Tutto è partito dall’idea di dare voce a chi, in Amleto, voce non ha: i Becchini e gli Attori. Becchini e Attori sono gli esecutori materiali del destino che gira intorno a Elsinore: essi rappresentano l’inizio e la fine della trama dell’Amleto, aprono e chiudono le danze. Gli Attori sono la miccia che accende nel personaggio di Amleto l’idea di smascherare Claudio attraverso la messa in scena della così detta “Trappola per Topi”. I Becchini invece, chiamati a seppellire i morti, rappresentano la fine delle sofferenze dei personaggi del testo. Se gli Attori sono creatori di vita e delle sue possibili trame, i Becchini sono i custodi della morte e della fine dei personaggi (e forse della loro memoria?). Questi sono gli ultimi testimoni della loro presenza sulla terra: “Chi è che costruisce case più salde di carpentieri, fabbri e muratori? /… Il becchino: le case che costruisce durano per l’eternità” (Amleto, . È proprio questa inconsapevole importanza che ricoprono in tutto il testo, a renderli, a loro insaputa, dei personaggi estremamente comici.
In entrambe le parti, caratterizzate da due atmosfere differenti (la prima più brillante e comica, la seconda più lugubre e nostalgica), la maggior parte delle parole che pronunciano i nostri personaggi sono tutte tratte dal testo originale di Shakespeare, tagliate e riadattate ai diversi contesti ricreati nei due atti unici.
Le musiche, suonate e interpretate dal vivo, sono tratte dalle ballate originali del testo di Shakespeare.